Oltre all’originale e rustico Casatiello originario campano, trionfo di di pepe nero, salumi e formaggi, ebbene si, ne esiste anche una versione dolce, molto delicata, figlia di un’antica tradizione napoletana. Scopriamo Quale.
Si fa presto a dire Casatiello! Scavando nell’affascinante storia dei cibi si trova sempre qualche elemento che a sua volta apre il sipario su un’altra storia, come nel caso del Casatiello dolce, frutto di un’usanza quasi perduta delle massaie napoletane. Rispetto al casatiello salato ha una preparazione molto più lunga ed elaborata, una lievitazione che può durare giorni, grazie all’utilizzo del “criscito” che in dialetto napoletano è il lievito madre.
Per chi non avesse mai provato questo dolce, è molto particolare con profumi che evocano la pastiera ma anche l’arrivo della primavera e della rinascita.
Oggi sono in pochi a realizzarlo e ancora meno a proporlo al banco, tra di loro c’è Cesto Bakery, a Torre del Greco, un forno moderno che si rivela sempre più attento al recupero e alla valorizzazione della tradizione locale.
Torta soffice e profumata, preparata con lievito madre e per questo adatta ad essere conservata per tutto il periodo delle feste pasquali, il Casatiello dolce, semplice nella sua composizione, ma sontuoso nel sapore e nella presentazione è coperto da una golosa glassa di zucchero e ben si presta ad arricchire la prima colazione, magari accompagnato da una tazza di buon caffè o latte.
Si tratta di una ricetta antica, nata tra le massaie di Torre Annunziata, ma famosa anche in Penisola sorrentina e nell’area flegrea. Come dicevamo, meno famoso del sontuoso fratello salato, le origini precise del Casatiello dolce restano tuttora incerte: di sicuro, ancora oggi, evoca ricordi e profumi del passato, non a caso è molto richiesto soprattutto nei forni di provincia, custodi preziosi di antichi tesori gastronomici.